Expo dei Popoli, sovranità alimentare e agroecologia.
Expo dei Popoli, primo forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini alla Fabbrica del Vapore di Milano, ha portato a Milano “i grandi esclusi dall’Esposizione Universale: coltivatori, pescatori e allevatori di piccola scala, che producono il 70% degli alimenti consumati a livello globale, sono i principali investitori in agricoltura ma subiscono, al contempo, il maggior numero di vessazioni da parte del cosiddetto libero mercato” (Giosuè De Salvo, portavoce).
180 rappresentanti di 14 reti e movimenti contadini provenienti da oltre 50 paesi del mondo hanno individuato le strategie già operative per nutrire il pianeta in modo sostenibile, nel rispetto dei diritti umani, della biodiversità e dei limiti del pianeta.
Il Documento conclusivo di Expo dei Popoli 2015
Un piano in 10 punti da condividere che denuncia l’accaparramento della terra e dell’acqua, da parte di multinazionali e fondi di investimento, con conseguenti sgomberi forzati e oppressione dei popoli.
Un documento programmatico da sottoporre ai governi internazionali che chiede di vietare gli incentivi pubblici ai biocarburanti derivanti da colture alimentari e di sospendere i trattati commerciali dannosi per la sicurezza alimentare e la cessazione dei fenomeni di speculazione finanziarie sui prodotti agricoli.
Una “visione comune” che evidenzia come sia necessario istituire politiche pubbliche per proteggere la biodiversità, lasciare liberi la conservazione, lo scambio e la vendita di sementi e promuovere una nuova cultura del cibo basata sul consumo di prodotti stagionali, locali e di alta qualità.
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